Quest’anno il clima ha fatto parlare molto di sé nella Penisola. Un’estate così calda e secca non la si vedeva da tempo e, purtroppo, non sono mancati gli effetti collaterali in molte parti d’Italia.
Il 2017 è iniziato con un inverno mite, poco nevoso, mentre la primavera è stata fin dall’inizio piuttosto calda, con temperature sopra la media.
Queste condizioni hanno favorito un risveglio precoce delle piante, che hanno così anticipato l’inizio del ciclo vegetativo.
I benefici del sole in vigna
In Langa le viti hanno beneficiato dell’andamento climatico caldo. L’assenza di precipitazioni ha ridotto lo sviluppo di malattie legate al tempo umido e ai ristagni di acqua, mentre il sole ha fatto maturare le uve alla perfezione, permettendoci di vendemmiare prima del tempo.
Qualche pioggerella in più non avrebbe di certo fatto male, ma la vite è una pianta molto resistente che qui, nel cuneese, affonda le radici in profondità.
Ad esempio, l’apparato radicale del Nebbiolo può svilupparsi fino a 7 metri di lunghezza, permettendogli così di trarre il nutrimento necessario al proprio sviluppo anche in caso di scarse di precipitazioni.
La vendemmia
Anche qui a Dogliani, così come nel resto delle d’Italia, la vendemmia è iniziata con un anticipo di circa 2 settimane. D’altronde, con uno risveglio vegetativo così precoce non potevamo aspettarci diversamente.
Siamo partiti con la raccolta del Pinot Nero e dello Chardonnay, le uve che compongono il nostro Spumante Metodo Classico Le Tre Matote.
Abbiamo proseguito con la vendemmia di Dolcetto e Arneis, per poi passare al Barbera e, infine, al Nebbiolo da Barolo.
I dati sulla produzione
Per quanto riguarda la resa in vigna abbiamo perso un 15% della produzione, dato generale riscontrato da tutti i viticoltori in zona.
La buona notizia però, è l’ottima qualità delle uve sia in termini di gradazione zuccherina, sia per le complessità relative che si svilupperanno nei vini.
Previsioni sulle caratteristiche dei vini
Dalla materia prima in nostro possesso, prevediamo che in generale si avranno vini più armonici, complessi, di grande bevibilità e con una buona struttura.
La svinatura delle uve non ha fatto altro che confermare le nostre prime impressioni, dandoci colori intensi e strutture meravigliose.
In generale ci aspettiamo una grande annata, con vini che presentano un buon potenziale d’invecchiamento già dalle prime fasi del processo di vinificazione.