Agli albori degli anni ’80 alcuni produttori diedero il via a una sorta di Nouvelle Vague che aveva nelle barriques la botte scelta per rivoluzionare i vini di Langa.
Tra rivoluzione e restaurazione
Da allora sono successe molte cose, la moda delle botti piccole si è diffusa, ha avuto il suo apice e poi è lentamente regredita. Oggi possiamo dire che quella rivoluzione sia sostanzialmente finita, in parte rinnegata anche da chi l’aveva sostenuta.
Come tutte le rivoluzioni che si rispettino ha lasciato un’eredità su cui non è facile dare un giudizio univoco, e ancora oggi si discute molto tra i detrattori e i sostenitori delle barriques.
Possiamo però dire che sicuramente il loro utilizzo è molto diminuito, negli ultimi anni il mercato non ha premiato chi ne faceva un uso intensivo e molti produttori sono ritornati a preferire le botti grandi per l’invecchiamento dei loro vini.
L’origine delle Barriques
Le botti di legno nascono come contenitori per il trasporto del vino e sappiamo che erano già ampiamente utilizzate dai babilonesi e dai greci per il trasporto e la conservazione del vino.
Il legno era molto più resistente e leggero della terracotta, che era invece usata dai Romani.
I fusti di legno erano usati anche dalle popolazioni galliche dell’attuale Borgogna, la terra che ha dato origine alle Barriques. Questi contenitori di circa 250 lt. erano particolarmente adatti per trasportare il vino nei paesi anglosassoni. Col tempo si scoprirono i numerosi effetti che queste botti avevano sul vino durante l’invecchiamento, e si affinò il loro utilizzo per esaltarne i benefici.
Perché il legno è importante?
Tra la botte e il vino avvengono numerosi scambi importantissimi per lo sviluppo e la maturazione del vino. Il legno permette il passaggio di ossigeno, cede e assimila diverse sostanze che andranno a influire sulle caratteristiche del vino. A seconda del tipo di legno, della sua venatura, dello spessore e dimensione della botte, questo scambio sarà più o meno intenso.
Per semplificare possiamo dire che una botte piccola come la barrique ha molta superficie a contatto col vino in rapporto al volume, quindi farà sentire i suoi effetti sul vino in maniera molto più decisa rispetto a una botte grande.
La nostra scelta
Noi abbiamo scelto di essere fedeli alle tradizioni tramandate dai nostri padri e nonni, non per essere contrari alle innovazioni, ma perché ci sembra in questo modo di rispettare e valorizzare meglio le caratteristiche dei nostri vini.
Non usiamo la barrique né per il Nebbiolo e né per il Barolo. La botte grande rispetta di più il Dna della varietà, mantiene il vino sapido, con tannini dolci e un palato asciutto e pulito.
Con questa scelta il colore rimane più scarico, e i nostri clienti se ne accorgono subito al momento della degustazione. Ad esempio il Barolo non ha la classica intensità cromatica.
Secondo noi il suo potenziale è invece nella struttura, nella freschezza che rimane invariata dopo il lungo invecchiamento nonostante la complessità delle note aromatiche.
Ovviamente il nostro metodo non vuole essere una critica verso chi sceglie di usare le barrique, il bello del vino è che ognuno può interpretarlo a modo suo! Semplicemente siamo più contenti del risultato che otteniamo con un approccio più tradizionale.
Venite a trovarci, saremo lieti di mettere alla prova le nostre idee!