In un’azienda a conduzione familiare come quella di Cà Neuva, che si è creata un pubblico da zero, il processo evolutivo dell’accoglienza è di fondamentale importanza. Si può fare il vino buono e venderlo a chi per caso o per fortuna lo incontra sul suo cammino. Oppure si può riconoscere la qualità del proprio vino e cercare mezzi per pubblicizzarlo, “metterlo là fuori” insomma.
Su questa nota voglio parlarvi di Silvia.
Quanto è vero che per il prodotto bisogna riconoscere i meriti a Sergio e ai suoi predecessori, va infatti detto che mai avremmo avuto le soddisfazioni di oggi senza il duro lavoro e la testardaggine della moglie, madre, donna e oste della cantina.
Questa storia comincia circa 10 anni fa
Arriva la terza figlia e il lavoro di mamma diventa un impegno a tempo pieno. Silvia lascia quindi il precedente impiego e inizia a dedicarsi all’azienda.
Non si fatica a vendere il vino ai locali e agli occasionali viandanti, ma Dogliani gode ancora di poca fama nel mondo enoturistico; va quindi aguzzato l’ingegno, vanno cercati nuovi modi per raggiungere le persone, allargare la clientela.
Le infrastrutture del tempo sono chiaramente meno immediate di quelle odierne, internet non è ancora lo strumento potente di oggi: Silvia prende la guida telefonica (libro arcaico in cui erano contenuti i numeri fissi delle varie abitazioni e aziende, n.d.r.) e inizia a chiamare.
Chiama un po’ di tutto: agenzie di viaggio, gruppi di camperisti, ristoratori e alberghi. Segna i numeri su di un foglio scritto a biro, e mano a mano li depenna, città per città, regione per regione.
I primi risultati sono poco soddisfacenti…
Come anticipato, c’è allora poco interesse per queste colline. Il Barolo e Alba crescono d’attrattiva, ma qui da noi non arriva ancora abbastanza attenzione.
Qualche camperista decide di sostare nel grande parcheggio davanti alla cascina, e ne approfitta per venire a conoscere i vini. Altri prenotano, ma poi non arrivano. Chi li assaggia raramente se ne va a mani vuote, ma ancora non basta per far rendere la visita in cantina.
…ma poco per volta si raccolgono i frutti del duro lavoro
Silvia non si lascia abbattere, e inizia a vedere del movimento. A furia di chiamare, scrivere mail, far girare il nome dell’azienda, riesce a metterla in posizione favorevole per il turismo che via via inizia a svilupparsi anche qui.
Pochi conoscono Dogliani, ma chi lo conosce ha quasi sicuramente sentito parlare di Cà Neuva. Il sito in contemporanea viene rinnovato, con migliorie su SEO e posizionamento, e con un’interfaccia moderna.
Ad oggi abbiamo molto di cui essere riconoscenti
La somma delle azioni confluisce in quello che oggi è un numero di visite più che soddisfacente, risultato che è giusto accreditare in gran parte a Silvia: oltre ad aver creato il traffico, è anche la stessa che ogni giorno vi accoglie con il sorriso all’entrata, che vi guida nella visita e che si mette in gioco in tutti i modi possibili per rendere la vostra esperienza calda e soddisfacente.
Non vi resta che passare a trovarci per capire a pieno a cosa mi riferisco!